Un bimbo allergico di 7 anni, Michele, conduceva una vita da inferno: non poteva mangiare quasi niente. Alimenti come uova, latte e pesce erano proibiti. Michele aveva sfiorato la morte più volte ma ora può condurre una vita normale grazie all’intervento di un team di medici dell’ospedale pediatrico ‘Bambino Gesù’ di Roma
I medici del nosocomio romano hanno sottoposto il piccolo Michele a un lavaggio del sangue per eliminare tutti quegli anticorpi che facevano stare male il piccolo paziente. E’ la prima volta che è stata usata l’innovativa tecnologia per curare un’allergia alimentare.
Il bimbo, a quanto pare, non poteva assumere farmaci per la cura delle allergie, ecco perché gli specialisti hanno deciso di ricorrere al lavaggio del sangue.
I medici del ‘Bambino Gesù’ hanno rammentato che la tecnica del lavaggio del sangue non è sostitutiva ma si pone come extrema ratio quando i farmaci non permettono di risolvere la problematica.
Di questa storia ha parlato anche l’autorevole magazine Pediatrics.
I genitori del piccolo Michele si erano rivolti ai medici del nosocomio romano perché non sapevano più che fare. Neanche i farmaci potevano ‘domare’ l’allergia del figlio. I medici, dopo aver sottoposto Michele ad innumerevoli esami, hanno scoperto che il piccolo era un paziente pediatrico iperallergico, quindi hanno scelto di praticare il lavaggio selettivo del sangue.
Il trattamento viene effettuato con un apparecchio che provvede ad annientare tutti gli anticorpi che provocano allergie al paziente. Una tecnica straordinaria che, sebbene non abbia eliminato completamente la problematica, ha permesso al bambino di vivere come tutti i suoi coetanei.