All’Avvenire non sono piaciute le parole proferite recentemente dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, in merito al suo viaggio a Philadelphia. “Marino pensi a ciò che deve (o non deve) dire e fare lui” ha tuonato il giornale dei vescovi
Ricordiamo che il sindaco di Roma, durante un’intervista telefonica, biasimò indirettamente i termini usati da Papa Francesco sull’aereo: “Se me l’avesse fatta a me, avrei risposto: ‘Non e’ questo lo scopo del viaggio e della conferenza stampa’”.
Il tabloid della Cei ha sottolineato: “Sarebbe meglio che Marino si preoccupasse di che cosa fare (o non fare) e che cosa dire (o non dire) come sindaco di Roma, piuttosto che pensare a come si dovrebbe regolare il Papa di fronte a una domanda postagli in una conferenza stampa ufficiale. E l’urgenza di un’efficace dedizione di Marino all’incarico che ha chiesto e ottenuto dagli elettori è ben chiara a tutti i cittadini, romani e non solo”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Marco Causi, vicesindaco di Roma, che ha rivelato durante un’intervista a Radio anch’io: “Alcune battute vengono interpretate in chiave tragica, come tutti Marino ha pregi e difetti, quando vuole fare ironia dovrebbe farsi capire meglio, a volte però non gli riesce. Forse Marino non è stato capace di farsi capire bene… i giornalisti italiani che hanno fatto questa domanda al Santo Padre su nostre polemicuzze interne lo hanno fatto irritare e ha fatto bene ha irritarsi”.
Anche Matteo Orfini, che si è sempre schierato dalla parte di Marino, stavolta ha invitato il primo cittadino della ‘Capitale’ a dedicarsi ai problemi di Roma: “Io non sono credente, ma il Papa com’è noto è infallibile, non potrei mai dargli suggerimenti…”.