L’edizione online di Le Monde ha ironizzato sulla nuova maglia che indosseranno i giocatori della Lazio in trasferta, che ricorda una ‘camicia nera’ fascista
“La Lazio giocherà in trasferta in ‘camicia nera’”: questo il titolo dell’edizione online odierna di Le Monde. E’ proprio Abel Mestre, giornalista che monitora il Front National, partito di estrema destra capeggiato da Marine Le Pen, a punzecchiare la squadra allenata da Pioli, sottolineando che perfino Paolo Di Canio vorrebbe indossare tale maglia. Di Canio, che ha appeso gli scarpini al chiodo da un bel po’, ha espresso più volte, con diversi ‘saluti romani’ in campo, il suo orientamento politico. Ecco perché Le Monde ha dichiarato che la maglia rievoca così tanto in ‘ventennio’ da far “rimpiangere a Paolo Di Canio di non poterla indossare”.
In realtà, la mise nera è in voga attualmente in diversi campionati, basta osservare i giocatori di Paris St Germain e Juventus. Le Monde, però, evidenzia che la Lazio non ha una buona nomea per l’atteggiamento di molti suoi tifosi allo stadio e di diversi calciatori in campo. Non solo Di Canio dimostrò di essere un simpatizzante neofascista; recentemente anche Stefan Radu ha fatto il ‘saluto romano’ dinanzi alla Curva Nord, al termine di un match contro il Napoli.
Le Monde, dunque, afferma che la scelta di tale abbigliamento rievoca tale “passato problematico”, passando in rassegna numerosi commenti postati su diversi social network. Riportiamo il messaggio della redazione di Les cahiers du football: “Simpatico: la Lazio lancia la maglia Terzo Reich”.
A Le Monde, insomma, piace dileggiare club stranieri. Chissà se avesse fatto una scelta del genere un team francese avrebbe scritto lo stesso e scelto un titolo di così forte impatto? Magari sì, o forse no. Le Monde, è vero, ironizza spesso anche su Front National, ma si tratta comunque di un partito francese, non italiano. Ora ci domandiamo: Paolo Di Canio rimpiange veramente di non poter indossare tale casacca?