L’attrice statunitense è comparsa davanti alla commissione del Parlamento britannico che studia soluzioni per la violenza sessuale in zone di conflitto per chiedere che i governi inizino “azioni reali” che riguardino il problema. “Come artista, posso esprimere delle cose ed arrivare alla gente di tutto il mondo, ma sono i governi e i leader gli unici che possono fare la differenza con azioni reali, con una politica che vada in tutte le direzioni. Questo è l’unica cosa che finalmente potrebbe far terminare la violenza sessuale”ha sostenuto l’attrice, di 40 anni. Jolie, inviata speciale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur), è comparsa davanti alla commissione della Camera dei Lords, insieme al ex ministro britannico degli Esteri, William Hague, che ha espresso il suo desiderio che “molti altri parlamenti aprano una commissione” come questa. Jolie ha da parte sua, manifestato “gratitudine verso il Regno Unito ed il suo Governo per aver intitolato” la risposta alla violenza sessuale.
IMPEGNATI CON LA CAMPAGNA
Hague y Jolie hanno intrapreso negli ultimi anni diversi viaggi in zone di conflitto per valutare la situazione sul terreno da quando nel 2012 lanciarono una campagna contro la violenza sessuale che li ha portati in paesi come la Republica Democratica del Congo e la Bosnia. Nel 2014, l’attrice fu nominata Dama d’onore dalla regina Elisabetta II in riconoscimento dei suoi servizi alla politica Estera britannica e per il suo lavoro contro la violenza sessuale durante le guerre.
fonte originale notizia:
http://www.laprensa.com.ni/2015/09/10/espectaculo/1898947-luchar-para-defender