Laura Antonelli, celebre attrice italiana, è morta nelle ultime ore nella sua villa in provincia di Roma, dove viveva da diversi anni, dopo l’arresto per spaccio di cocaina. L’attrice diventò famosa negli anni ’70 grazie a numerose pellicole di successo. Ovviamente, fu “Malizia” il film che consacrò Laura nell’alveo dei grandi attori italiani. Non si conoscono le cause della morte di Laura. Il fratello, che vive in Canada, è stato prontamente avvertito.
La Antonelli, probabilmente, non è mai riuscita a ‘digerire’ la vergogna dell’arresto per droga. I carabinieri, nel 1991, trovarono nella sua abitazione ben 36 grammi di cocaina. Tale vicenda fu chiusa il 16 marzo del 2000 dalla seconda Corte d’appello di Roma, che assolse l’attrice “perché il fatto non costituisce reato”. Il difensore della Antonelli,
Lorenzo Contrada, disse: “La polvere bianca era usata dall’attrice per far fronte ad una difficile situazione fisica e psicologica che durava ormai da troppo tempo”.
La vita della Antonelli non è stata dunque tutta rose e fiori. A minare la sua stabilità psichica fu anche un errore dei medici durante un intervento anti-rughe. Il volto di Laura venne deturpato proprio quando dovevano iniziare le riprese di “Malizia 2000”, la pellicola che avrebbe dovuto riportarla al successo ma che invece si rivelò un fiasco. Da quel momento in poi l’attrice si ritirò nella sua villa in provincia di Roma, vivendo solo con 510 euro al mese.
Lino Banfi, collega e amico della Antonelli, lanciò un appello per l’applicazione della legge Bacchelli a favore della cara amica. La legge Bacchelli prevede una specie di vitalizio ai personaggi indigenti dello spettacolo e della cultura. “Ringrazio molto Lino Banfi per l’iniziativa che potrebbe consentirmi una vita più serena, il che mi farebbe piacere, ma sinceramente vorrei essere dimenticata”, affermò Laura, che evidentemente non voleva essere aiutata.
Tempo fa l’attrice rivelò: “La vita terrena non mi interessa più… Non voglio essere ripresa o fare interviste, vivo una vita spirituale”.