Il celebre rapper J-Ax, da sempre favorevole alla legalizzazione della marijuana, ha ribadito ieri la sua opinione, a margine degli Mtv Awards.
“Non credo saremo i primi a legalizzare un bel nulla: siamo un paese reazionario, e di sicuro un domani le persone intelligenti proponessero, non solo per la marijuana ma anche per prostituzione e altri temi una spinta verso la legalizzazione, ci sarebbe comunque una controspinta reazionaria fortissima a bloccare le cose”, ha spiegato J-Ax, demonizzando quel bigottismo tipico dell’Italia che spesso e volentieri ha fatto ‘insabbiare’ riforme importanti.
Tornando su un argomento delicato come la legalizzazione della cannabis, J-Ax ha aggiunto: “In uno Stato come il Colorado, che per le libertà non è esattamente la California hanno capito che legalizzandola entrano nelle case pubbliche milioni di dollari da utilizzare per i cittadini. Il Colorado è grande più o meno come la Sicilia, dove, per mancanza di soldi, in alcuni posti non arriva nemmeno la luce. Immaginiamo cosa si potrebbe fare con i soldi della marijuana legalizzata per questi posti in Sicilia?”.
Il rapper milanese sostiene che è un paradosso vivere in un Paese come l’Italia, dove la marijuana non è legalizzata ma è lecito giocare ai videopoker, assumere alcool, e sostanze ben più deleterie della marijuana. A proposito, J-Ax consuma cannabis? “Chi, io? no, non fumo più, non fumo più da anni. Lo dico e basta, come fa Il Cile, solo per spirito di polemica”. J-Ax è cresciuto, dunque, ma continua a combattere per la legalizzazione della marijuana in Italia. Ricordiamo che il rapper è un grande amico del radicale Marco Pannella: insieme hanno condotto varie battaglie pro legalizzazione cannabis. “Marco è uno da cui posso imparare. Siamo simili, in realtà, perché siamo scomodi. Io non faccio la musica che le radio vogliono, quella che seda la gente mentre fa la spesa e si fa inculare dai prezzi”, disse 4 anni fa J-Ax.
Durante gli Mtv Awards, a Firenze, J-Ax ha eseguito assieme a Il Cile il suo ultimo brano “Maria Salvador”, che è già una hit.