Gabriele Muccino, si sa, non ha peli sulla lingua e non critica solo il fratello Silvio per le sue scelte professionali e personali. Nelle ultime ore, il regista de “La ricerca della felicità” ha stroncato i David di Donatello con diversi post su Twitter, mettendo in discussione le modalità di scelta delle pellicole non solo per quest’anno ma anche le edizioni passate.
Lo scorso 12 giugno ha incassato ben 8 premi il film “Anime nere”, diretto da Francesco Munzi. “Ieri sera ho ritirato un David Speciale. Ma perché speciale? Non ricevo candidature dal 2003 quando per ‘Ricordati di me’, su 13, ne vinsi 0… È stato bello ieri sera alla premiazione dei David ritrovarsi a casa! Ma certo sembrava volassero più coltelli che in una macelleria“, ha scritto Muccino su Twitter.
Gabriele è anche amareggiato perché non sono stati presi in considerazione le sue pellicole girate negli Usa: “La Giuria dei David non considerò i miei primi 2 film americani nemmeno candidabili nella cinquina dei film stranieri. 450 milioni di dollari nel mondo. L’equazione incassi uguale qualità non è mai garanzia di successo, vero. Ma Will Smith fu candidato all’Oscar per la Ricerca della Felicità”.
Non finisce qui. Il cineasta romano ha aggiunto: “Ad un certo punto mi sono chiesto, ‘ma premiano i più simpatici (a loro), i più sconosciuti o i migliori?’. Me lo chiedo da sempre. Partecipare alla scalata dei vincenti è sempre stato entusiasmante per l’umanità, ma assistere alla loro caduta, sempre più euforizzante… La cosa più bella della serata dei David è stata finalmente dopo anni la conduzione impeccabile di Tullio Solenghi“.
Gabriele Muccino non è in buoni rapporti col fratello Silvio, anche lui talentuoso attore e regista, ritenendo che sia stato plagiato da Carla Vangelista. Silvio ha detto in merito: “Le dichiarazioni pubbliche di Gabriele mi violentano“. Muccino jr non tollera il fatto che Gabriele giudica la Vangelista senza conoscerla ed averla mai vista.