Le persone allergiche alle graminacee possono risolvere il problema anche trasferendosi in un altro luogo. Sembrerà strano, ma ci sono più soggetti allergici ai pollini in città che in campagna. Al mare, poi, le persone allergiche sono veramente poche. Lo ha sottolineato recentemente la Siaaic, la Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica.
Un membro della Siaic, Oliviero Rossi, ha spiegato che “l’inquinamento atmosferico ha un effetto di amplificazione“. Ricordiamo che in campagna la temperatura è più bassa che in città; quindi i sintomi delle allergie sono pochi. L’aumento delle temperature, infatti, determina un incremento dei sintomi allergici, proprio come è accaduto negli ultimi giorni in Italia, quando sono aumentate notevolmente le temperature.
Rossi ha aggiunto che non si può prevedere quando giungerà la sintomatologia, sebbene il periodo peggiore sia compreso generalmente tra maggio e la prima metà di giugno. Chi proprio detesta le allergie può ovviare coi vaccini antiallergici, da assumere almeno 3 mesi prima della stagione dei pollini. “In alternativa per i ritardatari, ci sono anche i nuovi farmaci per uso locale in spray, che comprendono antiinfiammatori e antistaminico per bloccare i sintomi: bastano una settimana o 10 giorni per avere un sollievo immediato”, ha evidenziato Rossi.
Se non volete prendere nulla, invece, recatevi in campagna o al mare, dove ci sono pochissimi pollini.