Fa riflettere il dossier diffuso recentemente dall’Ispra sul consumo di suolo 2015. Pare che il cemento abbia ‘fagocitato’ il 20% delle coste italiane, ovvero 500 km quadrati. La cementificazione è quindi un grave problema. Bisogna sensibilizzare i costruttori.
Riportiamo altri dati contenuti nel rapporto dell’Ispra: eliminati nelle aree protette ben 34.000 ettari di terreno e il 5% delle rive di fiumi e laghi. L’uomo ha mutato a suo piacimento il 2% di monti, aree umide e zone ad inclinazione elevata. La relazione Ispra è stata presentata nel convegno “Recuperiamo Terreno”, svoltosi ieri a Milano.
Bisogna intervenire al più presto, visto che l’uomo sta ‘rosicchiando’ pian piano spiagge, zone protette, montagne, coste, etc.
Lombardia e Veneto sono le regioni dove la cementificazione dilaga. Cosa fare? Ci sono tanti modi per arginare la cementificazione, tra cui porre dei seri ‘paletti’ agli imprenditori edili.