70% dei genitori ha un figlio preferito
Secondo uno studio californiano, il 70% dei genitori ha un figlio preferito. Questo, però, potrebbe compromettere l’autostima del figlio ‘messo da parte’
Il 70% delle famiglie, dunque, ha un figlio prediletto. E’ decisamente un male per il figlio che non si sente apprezzato. La scoperta fatta da un’equipe di ricercatori californiani lascia perplessi. Quasi nessun genitore ammette di avere un figlio preferito ma, stranamente, lo studio americano ha permesso di scoprire che il 70% dei genitori ‘pende’ per uno dei figli. La ricerca è stata condotta su 768 genitori con più di due figli nati a distanza di non più di 4 anni l’uno dall’altro. Da un articolo pubblicato sul Journal of Family Psicology si apprende che il 70% delle madri e il 74% dei padri ha un figlio favorito. Gli studiosi hanno somministrato un questionario ai genitori e, al termine, hanno scoperto che la maggior parte delle famiglie ha un figlio prediletto, eccome! Pare che sia il primogenito quello preferito. In realtà questa predilizione è dannosa sia per il figlio più amato che per quello ‘disdegnato’. I figli che si sentono trascurati, infatti, potrebbero avere poca fiducia in se stessi e diventare ansiosi e depressi; inoltre è probabile che si generi una conflittualità tra fratelli. E’ meglio, quindi, che i genitori non facciano mai trapelare la loro eventuale propensione.
Il figlio prediletto, dunque, esiste. Altro che no! I risultati del sondaggio svolto in California parla chiaro. Sebbene molti genitori abbiano delle preferenze non riescono ad ammetterlo, neanche a loro stessi. Il padre e la madre mentono, dunque, a tutti. In passato era il primogenito il figlio più apprezzato, più coccolato, quello che ereditava tutto. I tempi sono cambiati ma certi atteggiamenti, in famiglia, sono rimasti. Attenzione a non far percepire ad uno dei vostri figli che è meno apprezzato degli altri perché le conseguenze possono essere gravi dal punto di vista psicologico. Per questo in Francia ha avuto molto successo un libro scritto da due docenti dell’Università di Nantes, Catherine Sellenet e Claudine Paque, intitolato “L’enfant préféré, chance ou fardeau?”. Le scrittrici hanno detto:
“La preferenza esiste e la sua negazione non fa che danneggiare la relazione… Accettare la realtà della preferenza per uno dei propri figli potrebbe aiutare a ridurre i danni sia sull’eletto sia sugli altri fratelli”.
Le docenti francesi indagano sul rapporto genitori-figli e cercano di scoprire la ragione per cui si formano le predilizioni. Solitamente, i figli preferiti sono quelli che assomigliano di più ai genitori o quelli che hanno un temperamento simile; non mancano, invece, quei genitori che propendono per i figli più deboli, malati o portatori di handicap. Nel libro viene sottolineato che preferire un figlio, così come discriminarlo, provoca effetti negativi sulla sua personalità: il figlio amato, ad esempio, potrebbe diventare vittima del narcisismo e quando sarà adulto potrà trovare problemi a formare una famiglia; senza contare il senso di colpa che proverà per tutta la vita nei confronti dei fratelli non apprezzati dai genitori.
Secondo voi, esistono veramente le preferenze tra figli? La teoria del figlio prediletto è attuale o superata?